
Liberty. L’arte dell’Italia moderna

La grande mostra intitolata “Liberty. L’arte dell’Italia moderna” ospitata a Palazzo Martinengo dal 24 gennaio al 4 giugno riunisce oltre cento opere, la maggior parte provenienti da collezioni private, capace di offrire un viaggio attraverso la stagione del Liberty italiano, tra dipinti, sculture, manifesti pubblicitari, abiti, fotografie e frammenti cinematografici.
Il percorso della mostra sarà suddiviso in otto sezioni tematiche. Tra i protagonisti in esposizione spiccano i dipinti di Vittorio Matteo Corcos, Gaetano Previati, Plinio Nomellini, Ettore Tito, Amedeo Bocchi e Cesare Tallone, le sculture raffinate di Leonardo Bistolfi, Libero Andreotti ed Edoardo Rubino – tra cui le celebri Quattro Grazie – oltre a manifesti pubblicitari d’epoca, abiti femminili realizzati negli atelier e immagini del cinema di Lyda Borelli, icona del tempo. Non mancheranno opere emblematiche come L’attesa di Gian Emilio Malerba, il Ritratto della contessa Lia Goldman di Corcos e il trittico L’enigma umano di Giorgio Kienerk, uno dei vertici del Liberty italiano.
La mostra offrirà inoltre l’occasione di riscoprire il legame di Brescia con questo stile.
“Liberty. L’arte dell’Italia moderna” si annuncia dunque non solo come un evento espositivo di grande richiamo, ma anche come un’occasione per riflettere sulla forza di un movimento che ha saputo trasformare il rapporto tra arte e vita quotidiana. A distanza di più di un secolo, il Liberty continua a parlare con la stessa vitalità e a incantare con il suo ideale di armonia diffusa, trovando in Brescia una cornice d’eccezione.

