Liberty. L’Italia moderna in mostra a Brescia

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01 Ott

Nel 2026 Brescia ospiterà una delle mostre più attese del panorama artistico italiano: “Liberty. L’arte dell’Italia moderna”, in programma a Palazzo Martinengo dal 24 gennaio al 4 giugno. Curata da Davide Dotti insieme ad Anna Villari e Manuel Carrera, l’esposizione riunirà oltre cento opere, tra dipinti, sculture, manifesti, abiti, fotografie e spezzoni cinematografici, la maggior parte provenienti da collezioni private e raramente visibili al pubblico.

Il Liberty, noto a livello internazionale come Art Nouveau, si sviluppò tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, coinvolgendo pittura, scultura, architettura, grafica, moda e cinema. Linee sinuose, motivi floreali e un forte legame con la natura caratterizzano questo stile, che in Italia assunse un linguaggio originale, capace di interpretare il gusto e la sensibilità della borghesia del tempo.

La mostra propone un percorso suddiviso in otto sezioni tematiche, aprendo con un acquerello di Alessandro Battaglia. Tra i protagonisti in esposizione ci sono i dipinti di Vittorio Matteo Corcos, Gaetano Previati, Plinio Nomellini, Ettore Tito, Amedeo Bocchi e Cesare Tallone, le sculture di Leonardo Bistolfi, Libero Andreotti ed Edoardo Rubino, tra cui le celebri Quattro Grazie, oltre a manifesti pubblicitari, abiti d’epoca e fotografie della diva del cinema muto Lyda Borelli. Non mancheranno opere simbolo del Liberty italiano come L’attesa di Gian Emilio Malerba, il Ritratto della contessa Lia Goldman di Corcos e il trittico L’enigma umano di Giorgio Kienerk.

Anche Brescia conserva testimonianze significative dello stile Liberty. Passeggiando in città è possibile ammirare la Palazzina Mazzotti in via Trento, la Villa Ducos in via Crocifissa di Rosa e il Villino Fè d’Ostiani in via Veneto, esempi di residenze impreziosite da linee eleganti e decorazioni floreali che riflettono l’attenzione per il dettaglio tipica dell’epoca.

Il percorso che l’associazione Italia Liberty propone durante la mostra e successivamente durante il festival ART NOUVEAU WEEK, inizia da Casa Capretti in via Gramsci 18, uno dei primi esempi di Liberty cittadino, dove motivi floreali e linee sinuose anticipano lo stile che prenderà piede a Brescia con l’esposizione del 1904. Poco distante, in via Calatafimi 7, si trova la dimora del fotografo Negri, interessante perché unisce abitazione, laboratorio e archivio, fondendo vita privata e creatività professionale. Proseguendo, merita una sosta Casa Gussalli all’angolo tra via Chiassi e via Montesuello: un edificio in stile medievale che combina villa di campagna e palazzina urbana, con finestre di forme diverse e decorazioni pittoriche geometriche. Da non perdere anche l’Hotel Vittoria, simbolo della storia cittadina, aperto per visite guidate. Chi preferisce passeggiare liberamente può ammirare la lottizzazione Pisa in via Tommaseo, realizzata nel 1913: un piccolo quartiere di abitazioni variegate che mostra come il Liberty possa essere declinato anche su spazi urbani compatti, senza perdere eleganza e armonia. In un itinerario tra dettagli architettonici, forme eleganti e curiosità storiche, Brescia offre così una piccola immersione nel fascino del Liberty, tra arte, vita quotidiana e il genio creativo di un’epoca che amava sorprendere.

L’esposizione non sarà solo una celebrazione estetica, ma anche un’occasione per avvicinare il pubblico alla storia dell’arte. Come ricordano gli organizzatori, Palazzo Martinengo è ormai un punto di riferimento nazionale per le mostre di qualità, grazie alla collaborazione con scuole, istituzioni e associazioni culturali.

“Liberty. L’arte dell’Italia moderna” promette di restituire tutta la vitalità di un’epoca in cui arte e vita quotidiana si fondevano, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire capolavori poco noti e di riscoprire Brescia come città del Liberty.

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