Visita guidata da arch. Marta Candiani, guida turistica
L’itinerario parte dal primo edificio Liberty milanese, Palazzo Castiglioni (1903) dell’arch. Giuseppe Sommaruga in corso Venezia, con i ferri battuti di Alessandro Mazzucotelli, che potremo visitare anche nella parte di interni rimasti originali, residenza della nuova borghesia milanese, nella via storica dell’aristocrazia.
Andremo alla ricerca di linee morbide e fluenti, di elementi zoomorfi e floreali, che caratterizzano i ferri battuti, la ceramica dipinta e il cemento decorativo soprattutto delle facciate (ma anche degli androni e delle scale), per comprendere quali sono le caratteristiche dei nuovi edifici residenziali di inizio ‘900, che pur presentando molte varianti, mantengono un carattere unitario, classificabile come stile Liberty.
Il percorso prosegue poi in via Bellini per vedere la Casa Campanini (1904-5; con anche scalone, androne e cortile), che l’arch. Alfredo Campanini si è costruito come sua residenza, ispirandosi a Palazzo Castiglioni. Si arriva poi in via Mozart, via Barozzi e via Cappuccini dove troviamo tre edifici dello stesso committente, realizzati dall’arch. Ulisse Arata: l’ultima Casa Berri-Meregalli (1911-14) è la più eclettica, mostrando una conclusione dello stile Liberty. Passiamo quindi in viale Piave a vedere quel che resta del Bagno di Diana (1842), poi diventato Hotel KursaalDiana (1907-8) dell’arch. Achille Manfredini. Da questa zona al di fuori dei Bastioni partivano anche i primi omnibus per Monza
Terminiamo l’itinerario solo con un breve accenno agli splenditi e colorati edifici in via Malpighi, Casa Galimberti(1903-5), col suo completo rivestimento in ceramica a motivi soprattutto floreali, e la Casa Guazzoni (1904-6), dove prevalgono elementi in cemento decorativo e ferro battuto, entrambe dell’arch. Giovan Battista Bossi, che avremo modo di visitare il girono dopo con una degli abitanti della seconda architettura
Durata itinerario: 2 ore 30 min