L’itinerario tocca una serie di singole architetture di stile Liberty con diversa funzione, soprattutto commerciale e produttivo, del centro di Milano, inseritesi nel contesto preesistente eclettico e sopravvissute a trasformazioni successive. Si parte da piazza Liberty, recentemente rivalorizzata con l’Apple Store, con la facciata ricomposta dell’Hotel Trianon o del Corso (1902-5), già in corso Vittorio Emanuele. Qui troviamo solo la facciata dei Magazzini Bonomi (1902-7), con una struttura portante a vista in ghisa, con elementi decorativi, che lascia spazio ad ampi finestroni. Stessa funzione commerciale in via Grossi nei Magazzini Contratti (1901-3) dell’arch. Luigi Broggi: caratterizzati da una chiara struttura in cemento armato, che ripartisce le ampie aperture in vetro della facciata, ed elementi in cemento decorativo. Molto simile è il Palazzo della Società di trasporti Gondrand (1908-9) in via Pontaccio, di cui è originario solo l’esterno. Nello stesso quartiere Brera rimangono anche le facciate con ferri battuti o elementi in cemento decorativo di alcune residenze. Troviamo una residenza molto bella in via Spadari, Casa Ferrario (1902-5) dell’arch. Ernesto Pirovano, con pilastri in ghisa per le vetrine del negozio al piano terra e meravigliosi ferri battuti che uniscono i balconi, realizzati da Alessandro Mazzucotelli. Mentre la piazza Cordusio è il cuore dell’eclettismo storicista di fine ‘800, con edifici residenziali e commerciali degli architetti Beltrami e Broggi.
Il percorso termina all’Acquario Civico, dell’arch. Sebastiano Locati, già Padiglione dell’Esposizione Universale del 1906, dedicato agli studi idrobiologici, con gli elementi decorativi in ceramica della facciata in tema marino. Verrà ricostruita infine la sistemazione delle aree dell’Esposizione Universale che Milano ha ospitato nel 1906 al Parco Sempione, nel periodo di maggior splendore del Liberty milanese.
Durata itinerario: 2 ore 30 minuti
Punto di ritrovo: piazzetta Liberty, in alto alla scalinata Apple